Migranti, la Mare Jonio ritorna in missione con le norme anti-Covid
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Migranti, la Mare Jonio ritorna in missione

Mare Jonio

La Mare Jonio ritorna in missione nel rispetto delle norme anti-Covid.

ROMA – La Mare Jonio ritorna in missione. Passato il momento più difficile dell’emergenza coronavirus, la Ong è salpata da Trapani per riprendere la propria attività di monitoraggio nel Mediterraneo per cercare di salvare le persone in difficoltà.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Dopo aver soccorso centinaia di persone – si legge sui social – la Mediterranea torna in mare per monitorare e denunciare le violazioni dei diritti umani che continuamente avvengono nel Mediterraneo centrale“.

Le misure anti-Covid

Una missione nel segno delle misure anti-Covid. L’equipaggio è stato ridotto a sole 11 persone per mantenere il distanziamento sociale sull’imbarcazione. Sette di loro sono marinai mentre gli altri quattro sono volontari della Mediterranea.

Tutti indossano i dispostivi di protezione con la nave che è stata sanificata prima della partenza. A bordo ci sono anche gli igienizzatori di bordo. “Ogni ambiente – spiega l’armatore Beppe Caccia citato da Repubblica viene pulito per due volte al giorno, nelle cabine da quattro posti non potranno stare non più di due persone, e abbiamo organizzato dei turni nella mensa per garantire il distanziamento sociale“.

Mare Jonio
fonte foto https://twitter.com/RescueMed

Le misure per i migranti

Regole rigide anche per i migranti che avranno un kit monouso e soprattutto saranno sottoposti a controlli quotidiani per verificare un eventuale contagio da coronavirus. I possibili casi sospetti saranno isolati nella cabina del direttore di macchina perché ha un bagno a disposizione ed è più lontana dalle altra.

Torniamo in mare in uno scenario sempre più inquietante – ha detto la presidente di Mediterranea Alessandra Sciurba – in cui i governi europei rivendicano ormai la propria convivenza con le milizie di un Paese in guerra come la Libia. Essere in quel mare significa riaffermare dal basso che la via di ogni persona conta. I can’t breathe è l’ultimo sussulto anche di ogni persona lasciata annegare per scelte politiche criminali“.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:21

Terremoto vicino Modena, scossa di magnitudo 3.1

nl pixel